sabato 14 gennaio 2017

ECCO COME AGISCE LA BANDA DEI GATTI RAPITI

Questa volta non c'entra nulla la vivisezione, non c'entra nulla la decisione di cibarsi dei gatti ma forse dietro a questa vicenda che stiamo raccontandovi vi sono dei meri interessi economici e forse persone che in realtà pensano di amare i gatti, ma vanno contro la legge. La chiameremo per il momento la "Banda dei rapitori dei gatti" anche se si tratta di un appellativo per certi versi errato. Ma andiamo con ordine: da circa due anni riceviamo segnalazioni dalle zone di Magenta, Vigevano e Abbiategrasso a cavallo tra le provincie di Milano e Pavia di strane sparizioni di gatti di proprietà e di colonie feline (tutelate queste dalla legge 281/91) i cui gatti vengono catturati con gabbie trappole. All'inizio le paure erano quelle di sempre: gatti usati per vivisezione, esperimenti o colli di pelliccia o ancora peggio mangiati. Ma l'indagine durata oltre due anni che porterà nelle prossime settimane a un esposto alle procure di Milano e Pavia competenti per territorio con nomi e cognomi delle persone coinvolte (alcune delle quali a loro stessa insaputa e forse in buona fede) ha permesso di scoprire che il gioco era meno perverso e anche allo stesso modo remunerativo. In poche parole, attraverso una rete di fiduciari presenti in alcune località delle zone che abbiamo individuato (chiamarle volontarie è offensivo per le vere volontarie che si occupano di gatti) i gatti randagi (compresi quelli di proprietà che a volte escono semplicemente a fare un giretto) vengono catturati, ovviamente l'attenzione è rivolta in maniera maggiore ai gatti di razza o incroci di razze meglio se a pelo lungo. Una volta catturati questi gatti, comunque abituati alla presenza umana, attraverso una rete di stalli casalinghi e forse anche con la complicità di qualche rifugio non autorizzato vengono accuditi e dopo alcuni giorni posti in adozione ovviamente previo il versamento di un obolo che va dai cinquanta ai 150 euro (soldi chiesti con la scusa delle spese di sterilizzazione e vaccinazioni scoprendo poi che le vaccinazioni non sono state fatte e magari i gatti erano gia sterilizzati da tempo e dai regolari padroni). Il gioco funziona cosi per i gatti di colonia, mentre per i gatti di proprietà si pensa prima ad un bel annuncio per la restituzione (sempre ovviamente dietro obolo sostanzioso in euro) e se il padrone non si fa vivo allora si passa alla possibile adozione, il tutto sotto la parvenza di legalità e con tanto di remanzina ai proprietari dei gatti catturati. In realtà si tratta di un associazione a delinquere la cui piramide vede in cima una donna nota nella zona per le sue attività non sempre limpide e a favore degli animali. Non sappiamo quanti sono i gatti catturati in questi anni, ma siamo certi che il giochino va a vanti da anni. Ovviamente sono esenti le associazioni animaliste serie, che operano in zona, ma comunque chiediamo a chi ha subito questo tipo di richiesta in questi anni di farsi avanti, anche perchè i soldini che sono girati sulla pelle dei gatti sono tanti, cosi come sono tante le colonie "estinte" senza motivo nei vari paesi della zona.. ovviamente prevalentemente colonie non registrare, dove queste catturatrici si presentavano come volontarie pronte ad accudirle, per poi fare scattare la gabbia trappola. 

GATTI DI COLONIA - IMMAGINE DI REPERTORIO